TERZA CATEGORIA: ASTRA – CAB MONTECCHIO

Anche questa l’abbiamo pelata.
Prima della partita ti dici : questi stanno in fondo sarà una domenica facile. Alla fine della partita tu che non hai giocato e hai fatto solo lo spettatore ti ritrovi tutto sudato a tirare un sospiro di sollievo. Mi hanno sempre detto che il calcio è sofferenza, ma una visita dal cardiologo prima di tutte le partite diventa un impegno anche economico.
E poi questi reggiani quanto brontolano. L’arbitro deve ancora fischiare il calcio d’inizio che è già tutto un protestare , un urlare che pare di stare alla Vucciria, il mercato del pesce di Palermo, anche perché molti accenti non sembrano proprio quelli usuali di la dall’Enza.
Comunque pronti, via.
Qualche colpo di assaggio poi una punizione contestata permette a Chiesi di piazzare un tiro nell’angolino alto alla sinistra del portiere del Montecchio. La sfiora ? La prende? No, la mette proprio nel sette. Siamo al settimo minuto: 1-0 e la speranza di una domenica tranquilla si fa strada. Manca però un po’ di concretezza e di lucidità. Andy svolazza come una farfalla tra i difensori avversari copia sbiadita di Nureyev , il Pibe quando cerca di affondare con la sua velocità invece di trovare il pallone trova un paio di falli pesanti, Chiesi , soddisfatto del suo primo gol sembra non voler infierire sul portiere avversario e piazza tre o quattro punizioni di poco fuori dai pali. La difesa sembra reggere bene, ma un pericolo lo corriamo quando il centravanti avversario in evidente posizione di fuori gioco ( ma io sono uno pseudo giornalista e per scimmiottare i giornalisti veri devo essere di parte ) riesce ad andare al tiro dalla destra. Bosi ci mette una pezza.
Il secondo tempo prosegue sulla stessa falsariga con l’ASTRA sempre in avanti ed il centravanti avversario che si sta annoiando perché riceve pochi palloni non trova di meglio che abbandonarsi ad un improvvisato spogliarello a beneficio di un paio di spettatori che però, essendo ottusamente abbarbicati ai valori tradizionali non apprezzano più di tanto. Apprezzato invece il colpo di fioretto con cui il guardalinee avversario tenta di infilzare con la bandierina uno spettatore: alla fine della partita si scusa, ma pare si scusi per averlo mancato. Nel frattempo stanno giocando e Gazzotti, chioma al vento, trova quello spunto che aspettiamo da un anno e superati due avversari infila il portiere in uscita. Ci sarebbe anche il gol di testa di Auri se Chiesi non avesse crossato con la palla oltre il fondo. Lo ammette, ma sul 2-0 si può ammettere tutto anche di essere affiliati alla mafia e alla camorra. Fischio finale: guardo il calendario. Domenica prossima a Basilicanova al Parrocchiale con l’augurio che in questa battaglia tra campanili il nostro continui a far suonare più forte le proprie campane.